Gaudium et spes n. 45 e commento CCC
45. Cristo, l'alfa e l'omega.
La Chiesa ha di mira solo il fine del regno di Dio e la salvezza dell'intera umanità
[n. 45a] La Chiesa, nel dare aiuto al mondo come nel
ricevere molto da esso, ha di mira un solo fine: che venga il regno di Dio e si
realizzi la salvezza dell'intera umanità. Tutto ciò che di bene il popolo di
Dio può offrire all'umana famiglia, nel tempo del suo pellegrinaggio terreno,
scaturisce dal fatto che la Chiesa è «l'universale sacramento della salvezza»
(104) che svela e insieme realizza il mistero dell'amore di Dio verso l'uomo.
Note: (104) CONC. VAT. II, Cost. dogm. sulla
Chiesa Lumen Gentium, cap. VII, n.
48: AAS 57 (1965), p. 53 [pag. 233ss].
(CCC 797) “Quod est
spiritus noster, id est anima nostra, ad membra nostra, hoc est Spiritus
Sanctus ad membra Christi, ad corpus Christi, quod est Ecclesia - Quello che il
nostro spirito, ossia la nostra anima, è per le nostre membra, lo stesso è lo
Spirito Santo per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo, che è la Chiesa”
[Sant'Agostino, Sermo 268, 2: PL 38,
1232]. “Bisogna attribuire allo Spirito di Cristo, come ad un principio
nascosto, il fatto che tutte le parti del corpo siano unite tanto fra loro
quanto col loro sommo Capo, poiché egli risiede tutto intero nel Capo, tutto
intero nel corpo, tutto intero in ciascuna delle sue membra” [Pio XII, Lett.
enc. Mystici Corporis: DS 3808]. Lo
Spirito Santo fa della Chiesa “il tempio del Dio vivente” (2Cor 6,16) [1Cor
3,16-17; Ef 2,21]. “È alla Chiesa che è stato affidato il dono di Dio. [...] In
essa è stata posta la comunione con Cristo, cioè lo Spirito Santo, caparra
dell'incorruttibilità, confermazione della nostra fede, scala per ascendere a
Dio. […] Infatti, dove è la Chiesa, ivi è anche lo Spirito di Dio e dove è lo
Spirito di Dio, ivi è la Chiesa e ogni grazia” [Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 24, 1: PG 7, 966].
(CCC 905) I laici compiono la loro missione
profetica anche mediante l'evangelizzazione, cioè con l'annunzio di Cristo
“fatto con la testimonianza della vita e con la parola”. Questa azione
evangelizzatrice ad opera dei laici “acquista una certa nota specifica e una
particolare efficacia, dal fatto che viene compiuta nelle comuni condizioni del
secolo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 35]: “Tale apostolato non consiste nella sola testimonianza della
vita: il vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola,
sia ai credenti [...] sia agli infedeli” [Id., Apostolicam actuositatem, 6; Id., Ad gentes, 15]. (CCC 906) Tra i
fedeli laici coloro che ne sono capaci e che vi si preparano possono anche
prestare la loro collaborazione alla formazione catechistica [Cf. CIC canoni
774; 776; 780], all'insegnamento delle scienze sacre [can. 229], ai mezzi di
comunicazione sociale [can. 822, § 3].