Gaudium et spes n. 51 e commento CCC
51. Accordo dell'amore coniugale col rispetto della vita
Carattere morale del comportamento: secondo criteri oggettivi
[n. 51d] Perciò, quando si tratta di mettere d'accordo
l'amore coniugale con la trasmissione responsabile della vita, il carattere
morale del comportamento non dipende solo dalla sincera intenzione e dalla
valutazione dei motivi, ma va determinato secondo criteri oggettivi, che hanno
il loro fondamento nella dignità stessa della persona umana e dei suoi atti,
criteri che rispettano, in un contesto di vero amore, il significato totale
della mutua donazione e della procreazione umana; cosa che risulterà
impossibile se non viene coltivata con sincero animo la virtù della castità
coniugale. I figli della Chiesa, fondati su questi principi, nel regolare la
procreazione, non potranno seguire strade che sono condannate dal Magistero
nella spiegazione della legge divina (119).
Note: (119) Cf. PIO XII, Discorso Tra le visite, 20 gen. 1958: AAS 50 (1958), p. 91.
(CCC 2368) Un aspetto particolare di tale
responsabilità riguarda la regolazione
della procreazione. Per validi motivi [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 50] gli sposi possono
voler distanziare le nascite dei loro figli. Devono però verificare che il loro
desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla giusta generosità di
una paternità responsabile. Inoltre regoleranno il loro comportamento secondo i
criteri oggettivi della moralità: “Quando si tratta di comporre l'amore
coniugale con la trasmissione responsabile della vita, il carattere morale del
comportamento non dipende solo dalla sincera intenzione e dalla valutazione dei
motivi, ma va determinato da criteri oggettivi, che hanno il loro fondamento
nella natura stessa della persona umana e dei suoi atti, criteri che
rispettano, in un contesto di vero amore, l'integro senso della mutua donazione
e della procreazione umana; e tutto ciò non sarà possibile se non venga
coltivata con sincero animo la virtù della castità coniugale” [Conc. Ecum. Vat.
II, Gaudium et spes, 51]. (CCC 2369)
“Salvaguardando ambedue questi aspetti essenziali, unitivo e procreativo,
l'atto coniugale conserva integralmente il senso di mutuo e vero amore e il suo
ordinamento all'altissima vocazione dell'uomo alla paternità” [Paolo VI, Lett.
enc. Humanae vitae, 12].