Gaudium et spes n. 55 e commento CCC - CDS
55. L'uomo artefice della cultura
Testimoni della nascita d'un nuovo umanesimo
[n. 55c] In tal
modo siamo testimoni della nascita d'un nuovo umanesimo, in cui l'uomo si
definisce anzitutto per la sua responsabilità verso i suoi fratelli e verso la
storia.
(CCC 774)
La parola greca mystérion è stata
tradotta in latino con due termini: mysterium
e sacramentum. Nell'interpretazione
ulteriore, il termine sacramentum
esprime più precisamente il segno visibile della realtà nascosta della
salvezza, indicata dal termine mysterium.
In questo senso, Cristo stesso è il Mistero della salvezza: “Non est enim aliud
Dei mysterium, nisi Christus - Non v'è altro Mistero di Dio, se non Cristo”
[Sant'Agostino, Epistula 187, 11, 34:
PL 33, 845]. L'opera salvifica della sua umanità santa e santificante è il
sacramento della salvezza che si manifesta e agisce nei sacramenti della Chiesa
(che le Chiese d'Oriente chiamano anche “i santi misteri”). I sette sacramenti
sono i segni e gli strumenti mediante i quali lo Spirito Santo diffonde la grazia
di Cristo, che è il Capo, nella Chiesa, che è il suo corpo. La Chiesa, dunque,
contiene e comunica la grazia invisibile che essa significa. È in questo senso
analogico che viene chiamata “sacramento”. (CCC 769)
“La Chiesa […] non avrà il suo compimento se non nella gloria del cielo”,
[Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,
48] al momento del ritorno glorioso di Cristo. Fino a quel giorno, “la Chiesa
prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni
di Dio” [Sant'Agostino, De civitate Dei,
18, 51; Lumen gentium, 8]. Quaggiù si
sente in esilio, lontana dal Signore [2Cor 5,6; Lumen gentium, 6]; “anela al regno perfetto e con tutte le sue
forze spera e brama di unirsi al suo Re nella gloria” [Lumen gentium, 5]. Il compimento della Chiesa - e per suo mezzo del
mondo - nella gloria non avverrà se non attraverso molte prove. Allora
soltanto, “tutti i giusti, a partire da Adamo, "dal giusto Abele fino
all'ultimo eletto", saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa universale”
[Lumen gentium, 2].
(CDS 6) L'amore cristiano spinge alla denuncia, alla
proposta e all'impegno di progettazione culturale e sociale, ad una fattiva
operosità, che sprona tutti coloro che hanno sinceramente a cuore la sorte
dell'uomo ad offrire il proprio contributo. L'umanità comprende sempre più
chiaramente di essere legata da un unico destino che richiede una comune
assunzione di responsabilità, ispirata da un umanesimo integrale e solidale: vede che questa unità di destino è
spesso condizionata e perfino imposta dalla tecnica o dall'economia e avverte
il bisogno di una maggiore consapevolezza morale, che orienti il cammino
comune. Stupiti dalle molteplici innovazioni tecnologiche, gli uomini del
nostro tempo desiderano fortemente che il progresso sia finalizzato al vero
bene dell'umanità di oggi e di domani.
(Commento dal CCC: Catechismo della Chiesa Cattolica e dal
CDS: Compendio della dottrina sociale
della Chiesa)