Gaudium et spes n. 56 e commento CCC
56. Difficoltà e compiti
Perfezionare con giusto ordine l’integrità della persona umana
[n. 56f] In mezzo a queste antinomie, la cultura umana va
oggi sviluppata in modo da perfezionare con giusto ordine la persona umana
nella sua integrità e da aiutare gli uomini nell'esplicazione di quei compiti,
al cui adempimento tutti, ma specialmente i cristiani fraternamente uniti in
seno all'unica famiglia umana, sono chiamati.
(CCC 160) Perché la risposta di fede sia umana, “è elemento
fondamentale […] che gli uomini devono volontariamente rispondere a Dio
credendo; che perciò nessuno può essere costretto ad abbracciare la fede contro
la sua volontà. Infatti l'atto di fede è volontario per sua stessa natura”
[Conc. Ecum. Vat. II, Dignitatis humanae,
10; CIC canone 748, 2]. “Dio chiama
certo gli uomini a servire lui in spirito e verità, per cui essi sono vincolati
in coscienza ma non coartati [...] Ciò è apparso in sommo grado in Cristo Gesù”
[Dignitatis humanae, 11]. Infatti,
Cristo ha invitato alla fede e alla conversione, ma a ciò non ha affatto
costretto. “Ha reso testimonianza alla verità, ma non ha voluto “imporla con la
forza a coloro che la respingevano. Il suo regno [...] cresce in virtù
dell'amore, con il quale Cristo, esaltato in croce, trae a sé gli uomini” [Dignitatis humanae, 11].