Gaudium et spes n. 57 e commento CCC
57. Fede e cultura
Coltivare la terra, perfezionare la creazione, coltivare se stesso
[n. 57b] L'uomo infatti, quando coltiva la terra col
lavoro delle sue braccia o con l'aiuto della tecnica, affinché essa produca
frutto e diventi una dimora degna di tutta la famiglia umana, e quando
partecipa consapevolmente alla vita dei gruppi sociali, attua il disegno di
Dio, manifestato all'inizio dei tempi, di assoggettare la terra (126) e di
perfezionare la creazione, e coltiva se stesso; nel medesimo tempo mette in
pratica il grande comandamento di Cristo di prodigarsi al servizio dei
fratelli.
(126) Cf. Col 3,1-2.
(CCC 2428) Nel lavoro la persona esercita e attualizza una
parte delle capacità iscritte nella sua natura. Il valore primario del lavoro
riguarda l'uomo stesso, che ne è l'autore e il destinatario. Il lavoro è per
l'uomo, e non l'uomo per il lavoro [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 6]. Ciascuno deve
poter trarre dal lavoro i mezzi di sostentamento per la propria vita e per
quella dei suoi familiari, e servire la comunità umana. (CCC 2496) I mezzi di
comunicazione sociale (in particolare i mass-media) possono generare una certa
passività nei recettori, rendendoli consumatori poco vigili di messaggi o di
spettacoli. Di fronte ai mass-media i fruitori si imporranno moderazione e
disciplina. Si sentiranno in dovere di formarsi una coscienza illuminata e
retta, al fine di resistere più facilmente alle influenze meno oneste.