Gaudium et spes n. 58 e commento CCC
58. I molteplici rapporti fra il Vangelo di Cristo e la cultura
Differenti culture per diffondere e spiegare il messaggio di Cristo
[n. 58b] Parimenti la Chiesa, che ha conosciuto nel corso dei secoli condizioni d'esistenza diverse, si è servita delle differenti culture per diffondere e spiegare nella sua predicazione il messaggio di Cristo a tutte le genti, per studiarlo ed approfondirlo, per meglio esprimerlo nella vita liturgica e nella vita della multiforme comunità dei fedeli.
(CCC 36) “La santa Chiesa, nostra madre, sostiene e
insegna che Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con
certezza con il lume naturale della ragione umana partendo dalle cose create”
[Concilio Vaticano I: DS 3004; 3026; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Dei Verbum, 6]. Senza questa capacità, l'uomo non potrebbe
accogliere la Rivelazione di Dio. L'uomo ha questa capacità perché è creato “a
immagine di Dio” [Gen 1,27]. (CCC 38) Per questo l'uomo ha bisogno di essere
illuminato dalla rivelazione di Dio, non solamente su ciò che supera la sua
comprensione, ma anche sulle “verità religiose e morali che, di per sé, non
sono inaccessibili alla ragione, affinché nella presente condizione del genere
umano possano essere conosciute da tutti senza difficoltà, con ferma certezza e
senza mescolanza d'errore” [Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, c. 2: DS, 3005; Concilio
Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum,
6].