Gaudium et spes n. 58 e commento CCC
58. I molteplici rapporti fra il Vangelo di Cristo e la cultura
Universalità e comunione con le diverse forme di cultura
[n. 58c] Ma nello stesso tempo, inviata a tutti i popoli di qualsiasi tempo e di qualsiasi luogo (129), non è legata in modo esclusivo e indissolubile a nessuna razza o nazione, a nessun particolare modo di vivere, a nessuna consuetudine antica o recente. Fedele alla propria tradizione e nello stesso tempo cosciente dell'universalità della sua missione (130), può entrare in comunione con le diverse forme di cultura; tale comunione arricchisce tanto la Chiesa stessa quanto le varie culture.
(129) Cf. S. IRENEO, Adv. Haer., III, 11, 8: ed. Sagnard, p. 200; cf. Ib., 16, 6: pp.
290-292; 21, 10-22: pp. 370-372; 22, 3: p. 378; ecc. (130) Cf. Ef 1,10.
(CCC 37) Tuttavia, nelle condizioni storiche in cui
si trova, l'uomo incontra molte difficoltà per conoscere Dio con la sola luce
della ragione. “Infatti, sebbene la ragione umana, per dirla semplicemente, con
le sole sue forze e la sua luce naturale possa realmente pervenire ad una
conoscenza vera e certa di un Dio personale, il quale con la sua provvidenza si
prende cura del mondo e lo governa, come pure di una legge naturale inscritta
dal Creatore nelle nostre anime, tuttavia la stessa ragione incontra non poche
difficoltà ad usare efficacemente e con frutto questa sua capacità naturale.
Infatti le verità che concernono Dio e riguardano i rapporti che intercorrono
tra gli uomini e Dio, trascendono assolutamente l'ordine delle cose sensibili,
e, quando devono tradursi in azioni e informare la vita, esigono devoto assenso
e la rinuncia a se stessi. Lo spirito umano, infatti, nella ricerca intorno a
tali verità, viene a trovarsi in difficoltà sotto l'influsso dei sensi e della
immaginazione ed anche a causa delle tendenze malsane nate dal peccato
originale. Da ciò consegue che gli uomini facilmente si persuadono, in tali
argomenti, che è falso o quanto meno dubbio ciò che essi non vorrebbero che
fosse vero” [Pio XII, Lett. enc. Humani
generis: DS, 3875].