Gaudium et spes n. 59 e commento CCC
59. Armonizzazione dei diversi aspetti della cultura
Cultura: perfezione della persona, bene della società umana
[n. 59a] Per i motivi suddetti la Chiesa ricorda a tutti
che la cultura deve mirare alla perfezione integrale della persona umana, al
bene della comunità e di tutta la società umana.
(CCC 355) “Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio
lo creò; maschio e femmina li creò” (Gen 1,27). L'uomo, nella creazione, occupa
un posto unico: egli è “a immagine di Dio” ; nella sua natura unisce il mondo spirituale
e il mondo materiale; è creato “maschio e femmina”; Dio l'ha stabilito nella
sua amicizia. (CCC 356) Di tutte le creature visibili, soltanto l'uomo è
“capace di conoscere e di amare il proprio Creatore” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 12]; “è la sola
creatura che Dio abbia voluto per se stessa” [Ibid., 24]; soltanto l'uomo è
chiamato a condividere, nella conoscenza e nell'amore, la vita di Dio. A questo
fine è stato creato ed è questa la ragione fondamentale della sua dignità.
“Quale fu la ragione che tu ponessi l'uomo in tanta dignità? Certo l'amore
inestimabile con il quale hai guardato in te medesimo la tua creatura e ti sei
innamorato di lei; per amore infatti tu l'hai creata, per amore tu le hai dato
un essere capace di gustare il tuo Bene eterno” [Santa Caterina da Siena, Il dialogo della Divina provvidenza,
13]. (CCC 357) Essendo ad immagine di Dio, l'individuo umano ha la dignità di persona; non è soltanto qualche cosa, ma
qualcuno. È capace di conoscersi, di possedersi, di liberamente donarsi e di
entrare in comunione con altre persone; è chiamato, per grazia, ad un’alleanza
con il suo Creatore, a dargli una risposta di fede e di amore che nessun altro
può dare in sua sostituzione.