Gaudium et spes n. 59 e commento CCC
59. Armonizzazione dei diversi aspetti della cultura
Cultura: coltivare il senso religioso, morale e sociale
[n. 59b] Perciò è necessario coltivare lo spirito in modo
che si sviluppino le facoltà dell'ammirazione, dell'intuizione, della
contemplazione, e si diventi capaci di formarsi un giudizio personale e di
coltivare il senso religioso, morale e sociale.
(CCC 856) L'attività missionaria implica un dialogo rispettoso con coloro che non
accettano ancora il Vangelo (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 55). I credenti possono trarre profitto per se
stessi da questo dialogo, imparando a conoscere meglio “tutto ciò che di verità
e di grazia era già riscontrabile, per una nascosta presenza di Dio, in mezzo
alle genti”(Conc. Ecum. Vat. II, Ad
gentes, 9). Se infatti essi annunziano la Buona Novella a coloro che la
ignorano, è per consolidare, completare ed elevare la verità e il bene che Dio
ha diffuso tra gli uomini e i popoli, e per purificarli dall'errore e dal male
“per la gloria di Dio, la confusione del demonio e la felicità dell'uomo” (Ad gentes, 9). (CCC 864) “Siccome la
fonte e l'origine di tutto l'apostolato della Chiesa è Cristo, mandato dal
Padre, è evidente che la fecondità dell'apostolato”, sia quello dei ministri
ordinati sia quello “dei laici, dipende dalla loro unione vitale con Cristo”
(Conc. Ecum. Vat. II, Apostolicam
actuositatem, 4; cf Gv 15,5). Secondo le vocazioni, le esigenze dei tempi,
i vari doni dello Spirito Santo, l'apostolato assume le forme più diverse. Ma
la carità, attinta soprattutto nell'Eucaristia, rimane sempre “come l'anima di
tutto l'apostolato” (Apostolicam
actuositatem, 3). (CCC 865) La Chiesa è una,
santa, cattolica e apostolica nella sua identità profonda e ultima, perché
in essa già esiste e si compirà alla fine dei tempi “il regno dei cieli”, “il
regno di Dio” [Ap 19,6], che è venuto nella persona di Cristo e che
misteriosamente cresce nel cuore di coloro che a lui sono incorporati, fino
alla sua piena manifestazione escatologica. Allora tutti gli uomini da lui redenti, in lui resi “santi e immacolati al
cospetto” di Dio “nella carità” (Ef 1,4), saranno riuniti come l'unico Popolo di Dio, “la sposa
dell'Agnello” (Ap 21,9), “la città santa” che scende “dal cielo, da Dio,
risplendente della gloria di Dio” (Ap 21,10-11); e “le mura della città
poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici Apostoli dell'Agnello” (Ap
21,14).