Gaudium et spes n. 62 e commento CCC
62. Accordo fra cultura umana e insegnamento cristiano
Difficoltà fra la cultura e la formazione cristiana
[n. 62a] Sebbene la Chiesa abbia grandemente contribuito
al progresso della cultura, l'esperienza dimostra tuttavia che, per ragioni
contingenti, l'accordo fra la cultura e la formazione cristiana non si realizza
sempre senza difficoltà.
(CCC 2820) Con un
discernimento secondo lo Spirito, i cristiani devono distinguere tra la
crescita del regno di Dio e il progresso della cultura e della società in cui
sono inseriti. Tale distinzione non è una separazione. La vocazione dell'uomo
alla vita eterna non annulla ma rende più imperioso il dovere di utilizzare le
energie e i mezzi ricevuti dal Creatore per servire in questo mondo la
giustizia e la pace [Con. Ecum. Vat. II, Gaudium
et spes, 22; 32; 39; 45; Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 31]. (CCC 1049) “Tuttavia l'attesa di una terra nuova non deve indebolire, bensì
piuttosto stimolare la sollecitudine nel lavoro relativo alla terra presente,
dove cresce quel corpo dell'umanità nuova che già riesce a offrire una certa
prefigurazione che adombra il mondo nuovo. Pertanto, benché si debba
accuratamente distinguere il progresso terreno dallo sviluppo del regno di
Cristo, tuttavia, nella misura in cui può contribuire a meglio ordinare l'umana
società, tale progresso è di grande importanza” [Conc.
Ecum. Vat. II, Gaudium et spes,
39].