Gaudium et spes n. 62 e commento CCC
62. Accordo fra cultura umana e insegnamento cristiano
Fedeli condotti a una più pura e matura vita di fede
[n. 62c] [I teologi] sono inoltre invitati, nel rispetto
dei metodi e delle esigenze proprie della scienza teologica, a ricercare modi
sempre più adatti di comunicare la dottrina cristiana agli uomini della loro
epoca: altro è, infatti, il deposito o le verità della fede, altro è il modo
con cui vengono espresse, a condizione tuttavia di salvaguardarne il
significato e il senso profondo (135). Nella cura pastorale si conoscano
sufficientemente e si faccia uso non soltanto dei principi della teologia, ma
anche delle scoperte delle scienze profane, in primo luogo della psicologia e
della sociologia, cosicché anche i fedeli siano condotti a una più pura e più
matura vita di fede.
(135) Cf. GIOVANNI XXIII, Encicl. Pacem in terris: AAS 55 (1963), pp. 260
[Dz 3960].
(CCC 94) Grazie all'assistenza
dello Spirito Santo, l'intelligenza tanto delle realtà quanto delle parole del
deposito della fede può progredire nella vita della Chiesa: - “Con la
riflessione e lo studio dei credenti, i quali le meditano in cuor loro” [Conc.
Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 8]; in
particolare “la ricerca teologica [...] prosegue nella conoscenza profonda
della verità rivelata” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 62; 44; Id., Dei
Verbum, 23; 24; Id., Unitatis
redintegratio, 4]; - “con la profonda intelligenza che [i credenti] provano
delle cose spirituali” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 8]; “divina eloquia cum legente crescunt - le parole
divine crescono insieme con chi le legge” [San Gregorio Magno, Homilia in Ezechielem, 1, 7, 8: PL 76,
843]; - “con la predicazione di coloro i quali, con la successione episcopale,
hanno ricevuto un carisma certo di verità” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 8]. (CCC 2501) “Creato ad
immagine di Dio” (Gen 1,26), l'uomo esprime la verità del suo rapporto con Dio
Creatore anche mediante la bellezza delle proprie opere artistiche. L'arte,
invero, è una forma di espressione propriamente umana. Al di là
dell'inclinazione a soddisfare le necessità vitali, comune a tutte le creature
viventi, essa è una sovrabbondanza gratuita della ricchezza interiore
dell'essere umano. Frutto di un talento donato dal Creatore e dello sforzo
dell'uomo, l'arte è una forma di sapienza pratica che unisce intelligenza e
abilità [Sap 7,17] per esprimere la verità di una realtà nel linguaggio
accessibile alla vista o all'udito. L'arte comporta inoltre una certa
somiglianza con l'attività di Dio nel creato, nella misura in cui trae
ispirazione dalla verità e dall'amore per gli esseri. Come ogni altra attività
umana, l'arte non ha in sé il proprio fine assoluto, ma è ordinata al fine
ultimo dell'uomo e da esso nobilitata [Pio XII, Messaggio radiofonico (24 dicembre 1955); Id., Messaggio radiofonico ai membri della società dei giovani operai
cristiani (J.O.C.) (3 settembre 1950)].