Gaudium et spes n. 62 e commento CCC
62. Accordo fra cultura umana e insegnamento cristiano
Modi sempre più adatti di comunicare la dottrina cristiana
[n. 62d] A modo loro, anche la letteratura e le arti sono
di grande importanza per la vita della Chiesa. Esse cercano infatti di
esprimere la natura propria dell'uomo, i suoi problemi e la sua esperienza
nello sforzo di conoscere e perfezionare se stesso e il mondo; cercano di
scoprire la sua situazione nella storia e nell'universo, di illustrare le sue
miserie e le sue gioie, i suoi bisogni e le sue capacità, e di prospettare una
sua migliore condizione. Così possono elevare la vita umana, che esprimono in
molteplici forme, secondo i tempi e i luoghi.
(CCC 2500) La pratica del
bene si accompagna ad un piacere spirituale gratuito e alla bellezza morale.
Allo stesso modo, la verità è congiunta alla gioia e allo splendore della
bellezza spirituale. La verità è bella per se stessa. All'uomo, dotato
d'intelligenza, è necessaria la verità della parola, espressione razionale
della conoscenza della realtà creata ed increata; ma la verità può anche
trovare altre forme di espressione umana, complementari, soprattutto quando si
tratta di evocare ciò che essa comporta di indicibile, le profondità del cuore
umano, le elevazioni dell'anima, il mistero di Dio. Ancora prima di rivelarsi
all'uomo mediante parole di verità, Dio si rivela a lui per mezzo del
linguaggio universale della creazione, opera della sua Parola, della sua
Sapienza: dall'ordine e dall'armonia del cosmo che sia il bambino sia lo
scienziato sanno scoprire, “dalla grandezza e la bellezza delle creature, per
analogia, si conosce l'autore, (Sap 13,5) “perché li ha creati lo stesso autore
della bellezza” (Sap 13,3). “La Sapienza è un'emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente, per questo nulla di
contaminato in essa si infiltra. E' un riflesso della luce perenne, uno
specchio senza macchia dell'attività di Dio e un'immagine della sua bontà” (Sap
7,25-26). “Essa in realtà è più bella del sole e supera ogni costellazione di
astri; paragonata alla luce, risulta superiore; a questa, infatti, succede la
notte, ma contro la Sapienza la malvagità non può prevalere” (Sap 7,29-30). “Mi
sono innamorato della sua bellezza” (Sap 8,2). (CCC 2513) Le belle arti, ma
soprattutto l'arte sacra, “per loro natura, hanno relazione con l'infinita
bellezza divina, che deve essere in qualche modo espressa dalle opere
dell'uomo, e sono tanto più orientate a Dio e all'incremento della sua lode e
della sua gloria, in quanto nessun altro fine è loro assegnato se non di
contribuire quanto più efficacemente possibile, con le loro opere, a
indirizzare pienamente le menti degli uomini a Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 122].