Gaudium et spes n. 63 e commento CCC
Capitolo III
Vita economico-sociale
63. La vita economica e alcuni aspetti caratteristici contemporanei
Uomo autore centro e fine di tutta la vita economico-sociale
[n. 63a] Anche nella vita economico-sociale sono da
tenere in massimo rilievo e da promuovere la dignità della persona umana, la
sua vocazione integrale e il bene dell'intera società. L'uomo infatti è
l'autore, il centro e il fine di tutta la vita economico-sociale.
(CCC 357) Essendo ad
immagine di Dio, l'individuo umano ha la dignità di persona; non è soltanto qualche cosa, ma qualcuno. È capace di
conoscersi, di possedersi, di liberamente donarsi e di entrare in comunione con
altre persone; è chiamato, per grazia, ad un’alleanza con il suo Creatore, a
dargli una risposta di fede e di amore che nessun altro può dare in sua
sostituzione. (CCC 372) L'uomo e la donna sono
fatti “l'uno per l'altro”: non già che Dio li abbia creati “a metà” ed
“incompleti”; li ha creati per una comunione di persone, nella quale ognuno può
essere “aiuto” per l'altro, perché sono ad un tempo uguali in quanto persone
(“osso dalle mie ossa…”) e complementari in quanto maschio e femmina (Giovanni
Paolo II, Lett. ap. Mulieris dignitatem,
7). Nel matrimonio, Dio li unisce in modo che, formando “una sola carne” (Gen
2,24), possano trasmettere la vita umana: “Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra” (Gen 1,28). Trasmettendo ai loro figli la vita umana, l'uomo
e la donna, come sposi e genitori, cooperano in un modo unico all'opera del
Creatore [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et
spes, 50]. (CCC 382) L'uomo è “unità di anima e di corpo” [Conc. Ecum. Vat.
II, Gaudium et spes, 14]. La dottrina
della fede afferma che l'anima spirituale e immortale è creata direttamente da
Dio. (CCC 384) La Rivelazione ci fa conoscere
lo stato di santità e di giustizia originali dell'uomo e della donna prima del
peccato: dalla loro amicizia con Dio derivava la felicità della loro esistenza
nel Paradiso.