Gaudium et spes n. 68 e commento CCC
68. Partecipazione nell'impresa e nell'indirizzo economico generale; conflitti di lavoro
Nelle imprese economiche persone libere e autonome immagine di Dio
[n. 68a] Nelle imprese economiche si uniscono delle
persone, cioè uomini liberi ed autonomi, creati ad immagine di Dio. Perciò,
prendendo in considerazione le funzioni di ciascuno - sia proprietari, sia
imprenditori, sia dirigenti, sia operai - e salva la necessaria unità di
direzione dell'impresa, va promossa, in forme da determinarsi in modo adeguato,
la attiva partecipazione di tutti alla gestione dell'impresa (146).
(146) Cf. GIOVANNI XXIII, Encicl. Mater et Magistra: AAS 53 (1961), pp.
408, 424 [Dz 3948], 427; il termine “curatione”
[conduzione] è desunto dal testo latino Encicl. Quadragesimo anno: AAS 23 (1931), p. 199 [Dz 3733]. Riguardo
all’evoluzione del problema cf. anche: PIO XII, Discorso 3 giugno 1950: AAS 42 (1950), pp. 485-488; PAOLO VI, Discorso, 8 giugno 1964: AAS 56 (1964),
pp. 574-579.
(CCC 2430) La vita
economica chiama in causa interessi diversi, spesso tra loro opposti. Così
si spiega l'emergere dei conflitti che la caratterizzano [Giovanni Paolo II,
Lett. enc. Laborem exercens, 11]. Si
farà di tutto per comporre tali conflitti attraverso negoziati che rispettino i
diritti e i doveri di ogni parte sociale: i responsabili delle imprese, i
rappresentanti dei lavoratori, per esempio le organizzazioni sindacali, ed,
eventualmente, i pubblici poteri. (CCC 1939) Il principio di
solidarietà, designato pure con il nome di “amicizia” o di “carità sociale”, è
un’esigenza diretta della fraternità umana e cristiana [Giovanni Paolo II,
Lett. enc. Sollicitudo rei socialis,
38-40; Id., Lett. enc. Centesimus annus,
10]: Un errore “oggi largamente diffuso è la dimenticanza della legge della
solidarietà umana e della carità, legge dettata e imposta tanto dalla comunità
di origine e dall'uguaglianza della natura ragionevole, propria di tutti gli
uomini, a qualsiasi popolo appartengano, quanto dal sacrificio offerto da Gesù
Cristo sull'altare della croce, al Padre suo celeste, in favore dell'umanità
peccatrice” [Pio XII, Lett. enc. Summi
pontificatus]. (CCC 1940) La solidarietà si esprime innanzitutto nella
ripartizione dei beni e nella remunerazione del lavoro. Suppone anche l'impegno
per un ordine sociale più giusto, nel quale le tensioni potrebbero essere
meglio riassorbite e i conflitti troverebbero più facilmente la loro soluzione
negoziata.