Gaudium et spes n. 71 e commento CDS
71. Accesso alla proprietà e dominio privato dei beni; problemi dei latifondi
Riforme per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la sicurezza dell'impiego
[n. 71h] Si impongono pertanto, secondo le varie
situazioni, delle riforme intese ad accrescere i redditi, a migliorare le
condizioni di lavoro, ad aumentare la sicurezza dell'impiego e a favorire
l'iniziativa personale; ed anche riforme che diano modo di distribuire le
proprietà non sufficientemente coltivate a beneficio di coloro che siano capaci
di farle fruttificare. In questo caso, devono essere loro assicurate le risorse
e gli strumenti indispensabili, in particolare i mezzi di educazione e le
possibilità di una giusta organizzazione cooperativa.
(CDS 183) La miseria umana è il segno evidente della
condizione di debolezza dell'uomo e del suo bisogno di salvezza (Cfr. Catechismo
della Chiesa Cattolica, 2448). Di essa ha avuto compassione Cristo Salvatore,
che si è identificato con i Suoi «fratelli più piccoli» (Mt 25,40.45): «Gesù
Cristo riconoscerà i suoi eletti proprio da quanto avranno fatto per i poveri.
Allorché “ai poveri è predicata la buona novella” (Mt 11,5), è segno che Cristo
è presente» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 2443). Gesù dice: «I poveri
infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete» (Mt 26,11;
cfr. Mc 14,7; Gv 12,8) non per contrapporre al servizio dei poveri l'attenzione
a Lui rivolta. Il realismo cristiano, mentre da una parte apprezza i lodevoli
sforzi che si fanno per sconfiggere la povertà, dall'altra mette in guardia da
posizioni ideologiche e da messianismi che alimentano l'illusione che si possa
sopprimere da questo mondo in maniera totale il problema della povertà. Ciò
avverrà soltanto al Suo ritorno, quando Lui sarà di nuovo con noi per sempre.
Nel frattempo, i poveri restano a noi affidati e su questa responsabilità
saremo giudicati alla fine (cfr. Mt 25,31-46): «Nostro Signore ci avverte che
saremo separati da lui se non soccorriamo nei loro gravi bisogni i poveri e i
piccoli che sono suoi fratelli» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1033).
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della
Chiesa)