Gaudium et spes n. 72 e commento CDS
72. L'attività economico-sociale e il regno di Cristo
I cristiani che partecipano allo sviluppo economico-sociale brillino per l’esempio
[n. 72a] I cristiani che partecipano attivamente allo
sviluppo economico-sociale contemporaneo e alla lotta per la giustizia e la
carità siano convinti di poter contribuire molto alla prosperità del genere
umano e alla pace del mondo. In tali attività, sia che agiscano come singoli,
sia come associati, brillino per il loro esempio. A tal fine è di grande
importanza che, acquisite la competenza e l'esperienza assolutamente
indispensabili, mentre svolgono le attività terrestri conservino una giusta
gerarchia di valori, rimanendo fedeli a Cristo e al suo Vangelo, cosicché tutta
la loro vita, individuale e sociale, sia compenetrata dello spirito delle
beatitudini, specialmente dello spirito di povertà.
(CDS 41) La vita
personale e sociale così come l'agire umano nel mondo sono sempre insidiati dal
peccato, ma Gesù Cristo, «soffrendo per noi non solo ci ha lasciato un
esempio perché ne seguiamo le orme, ma ci ha anche aperto una strada,
percorrendo la quale la vita e la morte vengono santificate e acquistano un
nuovo significato» (Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 22: AAS 58 (1966) 1043). Il discepolo di Cristo
aderisce, nella fede e mediante i sacramenti, al mistero pasquale di Gesù, così
che il suo uomo vecchio, con le sue inclinazioni cattive, viene crocifisso con
Cristo. Quale nuova creatura egli allora viene abilitato nella grazia a
«camminare in una vita nuova» (Rm 6,4). Tale cammino, tuttavia, «vale non
soltanto per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel
cui cuore opera invisibilmente la grazia. Poiché Cristo è morto per tutti, e
poiché la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, cioè quella
divina, dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo offra a tutti la possibilità di
venire associati, nel modo che Dio conosce, a questo mistero pasquale»
(Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium
et spes, 22: AAS 58 (1966) 1043).
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa)