Gaudium et spes n. 73 e commento CCC e CDS
73. La vita pubblica contemporanea
[n. 73b] Da una coscienza più viva della dignità umana
sorge, in diverse regioni del mondo, lo sforzo di instaurare un ordine
politico-giuridico nel quale siano meglio tutelati nella vita pubblica i
diritti della persona: ad esempio, il diritto di liberamente riunirsi,
associarsi, esprimere le proprie opinioni e professare la religione in privato
e in pubblico. La tutela, infatti dei diritti della persona è condizione
necessaria perché i cittadini, individualmente o in gruppo, possano partecipare
attivamente alla vita e al governo della cosa pubblica.
(CCC 2254) La pubblica autorità è
tenuta a rispettare i diritti fondamentali della persona umana e le condizioni
per l'esercizio della sua libertà.
(CDS 394) L'autorità
politica deve garantire la vita ordinata e retta della comunità, senza
sostituirsi alla libera attività dei singoli e dei gruppi, ma disciplinandola e
orientandola, nel rispetto e nella tutela dell'indipendenza dei soggetti
individuali e sociali, verso la realizzazione del bene comune. L'autorità
politica è lo strumento di coordinamento e di direzione mediante il quale i
singoli e i corpi intermedi si devono orientare verso un ordine le cui
relazioni, istituzioni e procedure siano al servizio della crescita umana
integrale. L'esercizio dell'autorità politica, infatti, «sia nella comunità
come tale, sia negli organismi che rappresentano lo stato, deve sempre essere
praticato entro i limiti dell'ordine morale, per procurare il bene comune —
concepito però dinamicamente — secondo un ordinamento giuridico legittimamente
definito o da definire. Allora i cittadini sono obbligati in coscienza ad
obbedire» (Concilio Vaticano II, Cost.
past. Gaudium et spes, 74: AAS 58
(1966) 1096).
(Commento CCC dal Catechismo della Chiesa Cattolica e CDS dal
Compendio della dottrina sociale della
Chiesa)