Gaudium et spes n. 74 e commento CDS
74. Natura e fine della comunità politica
[n. 74a] Gli uomini, le famiglie e i diversi gruppi che
formano la comunità civile sono consapevoli di non essere in grado, da soli, di
costruire una vita capace di rispondere pienamente alle esigenze della natura
umana e avvertono la necessità di una comunità più ampia, nella quale tutti
rechino quotidianamente il contributo delle proprie capacità, allo scopo di
raggiungere sempre meglio il bene comune (156). Per questo essi costituiscono,
secondo vari tipi istituzionali, una comunità politica.
Note: (156)
Cf. GIOVANNI XXIII, Encicl. Mater et
Magistra: AAS 53 (1961), p. 417.
(CDS 384) La persona umana è fondamento e fine della convivenza politica. (775).
Dotata di razionalità, essa è responsabile delle proprie scelte e capace di
perseguire progetti che danno senso alla sua vita, a livello individuale e
sociale. L'apertura verso la Trascendenza e verso gli altri è il tratto che la
caratterizza e contraddistingue: soltanto in rapporto con la Trascendenza e con
gli altri, la persona umana raggiunge la piena e completa realizzazione di sé.
Questo significa che per l'uomo, creatura naturalmente sociale e politica, «la
vita sociale non è qualcosa di accessorio» (776), bensì un'essenziale ed
ineliminabile dimensione. La comunità
politica scaturisce dalla natura delle persone, la cui coscienza «rivela e
ordina perentoriamente di seguire» (777) l'ordine scolpito da Dio in tutte le Sue creature: «un ordine
etico-religioso, il quale incide più di ogni altro valore materiale sugli
indirizzi e le soluzioni da dare ai problemi della vita individuale ed
associata nell'interno delle comunità nazionali e nei rapporti tra esse» (778).
Tale ordine deve essere gradualmente scoperto e sviluppato dall'umanità. La
comunità politica, realtà connaturale agli uomini, esiste per ottenere un fine
altrimenti irraggiungibile: la crescita più piena di ciascuno dei suoi membri,
chiamati a collaborare stabilmente per realizzare il bene comune (779), sotto
la spinta della loro tensione naturale verso il vero e verso il bene.
Note: (775) Cfr. Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 25: AAS 58 (1966)
1045-1046; Catechismo della Chiesa
Cattolica, 1881; Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota Dottrinale circa alcune questioni
riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica
(24 novembre 2002), 3, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2002, p.
8). (776) Concilio Vaticano II,
Cost. past. Gaudium et spes, 25: AAS
58 (1966) 1045. (777) Giovanni
XXIII, Lett. enc. Pacem in terris:
AAS 55 (1963) 258. (778) Giovanni
XXIII, Lett. enc. Mater et magistra:
AAS 53 (1961) 450. (779) Cfr.
Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium
et spes, 74: AAS 58 (1966) 1095-1097.
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della
Chiesa)