Gaudium et spes n. 75 e commento CDS



75. Collaborazione di tutti alla vita pubblica

[n. 75a] È pienamente conforme alla natura umana che si trovino strutture giuridico-politiche che sempre meglio offrano a tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione, la possibilità effettiva di partecipare liberamente e attivamente sia alla elaborazione dei fondamenti giuridici della comunità politica, sia al governo degli affari pubblici, sia alla determinazione del campo d'azione e dei limiti dei differenti organismi, sia alla elezione dei governanti (160). Si ricordino perciò tutti i cittadini del diritto, che è anche dovere, di usare del proprio libero voto per la promozione del bene comune (161).

Note: (160) Cf. PIO XII, Messaggio radiof., 24 dic. 1942: Con sempre nuova freschezza AAS 35 (1943), pp. 9-24; 24 dic. 1944: AAS 37 (1945), pp. 11-17; GIOVANNI XXIII, Encicl. Pacem in terris: AAS 55 (1963), pp. 263 [Dz 3968], 271, 277-278. (161) Cf. PIO XII, Messaggio radiof. 1° giu. 1941: AAS 33 (1941), p. 200; GIOVANNI XXIII, Encicl. Pacem in terris: AAS l.c., pp. 273-274 [in parte Dz 3984-85].

(CDS 406) Un giudizio esplicito e articolato sulla democrazia è contenuto nell'enciclica «Centesimus annus»: «La Chiesa apprezza il sistema della democrazia, in quanto assicura la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche e garantisce ai governati la possibilità sia di eleggere e controllare i propri governanti, sia di sostituirli in modo pacifico, ove ciò risulti opportuno. Essa, pertanto, non può favorire la formazione di gruppi dirigenti ristretti, i quali per interessi particolari o per fini ideologici usurpano il potere dello Stato. Un'autentica democrazia è possibile soltanto in uno Stato di diritto e sulla base di una retta concezione della persona umana. Essa esige che si verifichino le condizioni necessarie per la promozione sia delle singole persone mediante l'educazione e la formazione ai veri ideali, sia della “soggettività” della società mediante la creazione di strutture di partecipazione e di corresponsabilità» (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 46: AAS 83 (1991) 850).
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa)

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