Gaudium et spes n. 75 e commento CDS
75. Collaborazione di tutti alla vita pubblica
[n. 75m] Bisogna curare assiduamente la educazione civica
e politica, oggi particolarmente necessaria, sia per l'insieme del popolo, sia
soprattutto per i giovani, affinché tutti i cittadini possano svolgere il loro
ruolo nella vita della comunità politica. Coloro che sono o possono diventare
idonei per l'esercizio dell'arte politica, così difficile, ma insieme così
nobile (163). Vi si preparino e si preoccupino di esercitarla senza badare al
proprio interesse e a vantaggi materiali. Agiscono con integrità e saggezza
contro l'ingiustizia e l'oppressione, l'assolutismo e l'intolleranza d'un solo
uomo e d'un solo partito politico; si prodighino con sincerità ed equità al
servizio di tutti, anzi con l'amore e la fortezza richiesti dalla vita
politica.
Note: (163)
Cf. PIO XI, Discorso Ai dirigenti della
Federazione Universitaria cattolica: Discorsi di Pio XI: ed. Bertetto,
Torino, vol. I, 1960, p. 743
(CDS 417) La comunità
politica è costituita per essere al servizio della società civile, dalla quale
deriva. Alla distinzione tra comunità politica e società civile la Chiesa
ha contribuito soprattutto con la sua visione dell'uomo, inteso come essere
autonomo, relazionale, aperto alla Trascendenza, contrastata sia dalle
ideologie politiche di stampo individualistico, sia da quelle totalitarie
tendenti ad assorbire la società civile nella sfera dello Stato. L'impegno
della Chiesa in favore del pluralismo sociale mira a conseguire una più
adeguata realizzazione del bene comune e della stessa democrazia, secondo i
principi della solidarietà, della sussidiarietà e della giustizia. La società civile è un insieme di relazioni
e di risorse, culturali e associative, relativamente autonome dall'ambito sia
politico sia economico: «Il fine della società civile è universale, perché
è quello che riguarda il bene comune, a cui tutti e singoli i cittadini hanno
diritto nella debita proporzione» (Leone
XIII, Lett. enc. Rerum novarum: Acta
Leonis XIII, 11 (1892) 134). Essa è caratterizzata da una propria
capacità di progetto, orientata a favorire una convivenza sociale più libera e
più giusta, in cui vari gruppi di cittadini si associano, mobilitandosi per
elaborare ed esprimere i propri orientamenti, per far fronte ai loro bisogni
fondamentali, per difendere legittimi interessi.
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della
Chiesa)