Gaudium et spes n. 76 e commento CDS
76. La comunità politica e la Chiesa
[n. 76h] Ma sempre e dovunque, e con vera libertà, è suo
diritto predicare la fede e insegnare la propria dottrina sociale, esercitare
senza ostacoli la propria missione tra gli uomini e dare il proprio giudizio
morale, anche su cose che riguardano l'ordine politico, quando ciò sia
richiesto dai diritti fondamentali della persona e dalla salvezza delle anime.
E farà questo utilizzando tutti e soli quei mezzi che sono conformi al Vangelo
e in armonia col bene di tutti, secondo la diversità dei tempi e delle
situazioni.
(CDS 70) La Chiesa ha il diritto di essere per l'uomo maestra di verità della
fede: della verità non solo del dogma, ma anche della morale che scaturisce
dalla stessa natura umana e dal Vangelo (95). La parola del Vangelo,
infatti, non va solo ascoltata, ma anche messa in pratica (cfr. Mt 7,24; Lc
6,46-47; Gv 14,21.23-24; Gc 1,22): la coerenza nei comportamenti manifesta
l'adesione del credente e non è circoscritta all'ambito strettamente ecclesiale
e spirituale, ma coinvolge l'uomo in tutto il suo vissuto e secondo tutte le
sue responsabilità. Per quanto secolari, queste hanno come soggetto l'uomo,
vale a dire colui che Dio chiama, mediante la Chiesa, a partecipare al Suo dono
salvifico. Al dono della salvezza l'uomo deve corrispondere non con un'adesione
parziale, astratta o verbale, ma con tutta la propria vita, secondo tutte le
relazioni che la connotano, così da non abbandonare nulla ad un ambito profano
e mondano, irrilevante o estraneo alla salvezza. Per questo la dottrina sociale
non è per la Chiesa un privilegio, una digressione, una convenienza o
un'ingerenza: è un suo diritto
evangelizzare il sociale, ossia far risuonare la parola liberante del
Vangelo nel complesso mondo della produzione, del lavoro, dell'imprenditoria,
della finanza, del commercio, della politica, della giurisprudenza, della
cultura, delle comunicazioni sociali, in cui vive l'uomo.
Note: (95) Cfr.
Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis
humanae, 14: AAS 58 (1966) 940; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Veritatis splendor, 27. 64. 110: AAS 85
(1993) 1154-1155. 1183-1184. 1219-1220.
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della
Chiesa)