Gaudium et spes n. 76 e commento CDS
76. La comunità politica e la Chiesa
[n. 76i] Nella fedeltà del Vangelo e nello svolgimento
della sua missione nel mondo, la Chiesa, che ha come compito di promuovere ed
elevare tutto quello che di vero, buono e bello si trova nella comunità umana
(164) rafforza la pace tra gli uomini a gloria di Dio (165).
Note: (164) Cf. CONC. VAT. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen Gentium, n. 13: AAS 57 (1965), p.
17 [pag. 143ss]. (165) Cf. Lc 2,14.
(CDS 71) Questo diritto è nel contempo un dovere, perché la Chiesa non vi può
rinunciare senza smentire se stessa e la sua fedeltà a Cristo: «Guai a me
se non predicassi il vangelo!» (1 Cor 9,16). L'ammonimento che san Paolo
rivolge a se stesso risuona nella coscienza della Chiesa come un richiamo a
percorrere tutte le vie dell'evangelizzazione; non solo quelle che portano alle
coscienze individuali, ma anche quelle che conducono alle istituzioni
pubbliche: da un lato non si deve «costringere erroneamente il fatto religioso
alla sfera puramente privata» (96), da un altro lato non si può orientare il
messaggio cristiano verso una salvezza puramente ultraterrena, incapace di
illuminare la presenza sulla terra (97). Per
la rilevanza pubblica del Vangelo e della fede e per gli effetti perversi
dell'ingiustizia, cioè del peccato, la Chiesa non può restare indifferente alle
vicende sociali (98): «è compito della Chiesa annunciare sempre e dovunque
i principi morali anche circa l'ordine sociale, e così pure pronunciare il
giudizio su qualsiasi realtà umana, in quanto lo esigono i diritti fondamentali
della persona umana o la salvezza delle anime» (CIC, canone 747, § 2).
Note: (96) Giovanni Paolo II, Messaggio al Segretario
generale delle Nazioni Unite in occasione del trentesimo anniversario della
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo (2 dicembre 1978): Insegnamenti
di Giovanni Paolo II, I (1978) 261. (97) Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 5: AAS 83 (1991) 799. (98)
Cfr. Paolo VI, Esort. ap. Evangelii
nuntiandi, 34: AAS 68 (1976) 28.
(Commento CDS dal Compendio
della dottrina sociale della Chiesa)