Gaudium et spes n. 77 e commento CCC
CAPITOLO V
LA PROMOZIONE DELLA PACE E LA COMUNITÀ DELLE NAZIONI
Gaudium et spes n. 77 e commento CCC
77. Introduzione
[n. 77a] In questi nostri anni, nei quali permangono
ancora gravissime tra gli uomini le afflizioni e le angustie derivanti da
guerre ora imperversanti, ora incombenti, l'intera società umana è giunta ad un
momento sommamente decisivo nel processo della sua maturazione. Mentre a poco a
poco l'umanità va unificandosi e in ogni luogo diventa ormai più consapevole
della propria unità, non potrà tuttavia portare a compimento l'opera che
l'attende, di costruire cioè un mondo più umano per tutti gli uomini e su tutta
la terra, se gli uomini non si volgeranno tutti con animo rinnovato alla vera
pace.
(CCC 2304) Il rispetto e lo sviluppo della vita
umana richiedono la pace. La pace non
è la semplice assenza della guerra e non può ridursi ad assicurare l'equilibrio
delle forze contrastanti. La pace non si può ottenere sulla terra senza la
tutela dei beni delle persone, la libera comunicazione tra gli esseri umani, il
rispetto della dignità delle persone e dei popoli, l'assidua pratica della
fratellanza. E' la “tranquillità dell'ordine” [Sant'Agostino, De civitate Dei, 19, 13: PL 41, 640]. E' frutto della giustizia (Is 32,17) ed effetto della
carità [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et
spes, 78].