Gaudium et spes n. 78 e commento CDS



78. La natura della pace

[n. 78b] Infatti il bene comune del genere umano è regolato, sì, nella sua sostanza, dalla legge eterna, ma nelle sue esigenze concrete è soggetto a continue variazioni lungo il corso del tempo; per questo la pace non è mai qualcosa di raggiunto una volta per tutte, ma è un edificio da costruirsi continuamente. Poiché inoltre la volontà umana è labile e ferita per di più dal peccato, l'acquisto della pace esige da ognuno il costante dominio delle passioni e la vigilanza della legittima autorità.
(CDS 488) Prima di essere un dono di Dio all'uomo e un progetto umano conforme al disegno divino, la pace è anzitutto un attributo essenziale di Dio: «Signore-Pace» (Gdc 6,24). La creazione, che è un riflesso della gloria divina, aspira alla pace. Dio crea ogni cosa e tutto il creato forma un insieme armonico, buono in ogni sua parte (cfr. Gen 1,4.10.12.18.21.25.31). La pace si fonda sulla relazione primaria tra ogni essere umano e Dio stesso, una relazione improntata a rettitudine (cfr. Gen 17,1). In seguito all'atto volontario con cui l'uomo altera l'ordine divino, il mondo conosce spargimenti di sangue e divisione: la violenza si manifesta nei rapporti interpersonali (cfr. Gen 4,1-16) e in quelli sociali (cfr. Gen 11,1-9). La pace e la violenza non possono abitare nella stessa dimora, dove c'è violenza non può esserci Dio (cfr. 1 Cr 22,8-9).
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa)

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