Gaudium et spes n. 79 e commento CCC
79. Il dovere di mitigare l'inumanità della guerra
[n. 79e] Coloro
poi che al servizio della patria esercitano la loro professione nelle file
dell'esercito, si considerino anch'essi come servitori della sicurezza e della
libertà dei loro popoli; se rettamente adempiono il loro dovere, concorrono
anch'essi veramente alla stabilità della pace.
(CCC 2310) I pubblici poteri, in
questo caso, hanno il diritto e il dovere di imporre ai cittadini gli obblighi necessari alla difesa nazionale.
Coloro che si dedicano al servizio della patria nella vita militare sono
servitori della sicurezza e della libertà dei popoli. Se rettamente adempiono
il loro dovere, concorrono veramente al bene comune della nazione e al
mantenimento della pace [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 79]. (CCC 2311) I pubblici poteri provvederanno
equamente al caso di coloro che, per motivi di coscienza, ricusano l'uso delle
armi; essi sono nondimeno tenuti a prestare qualche altra forma di servizio
alla comunità umana [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium
et spes, 79.