Gaudium et spes n. 81 e commento CDS



81. La corsa agli armamenti

 [n. 81a] Le armi scientifiche, è vero, non vengono accumulate con l'unica intenzione di poterle usare in tempo di guerra. Poiché infatti si ritiene che la solidità della difesa di ciascuna parte dipenda dalla possibilità fulminea di rappresaglie, questo ammassamento di armi, che va aumentando di anno in anno, serve, in maniera certo paradossale, a dissuadere eventuali avversari dal compiere atti di guerra. E questo è ritenuto da molti il mezzo più efficace per assicurare oggi una certa pace tra le nazioni. 
(CDS 509) Le armi di distruzione di massa — biologiche, chimiche e nucleari — rappresentano una minaccia particolarmente grave; coloro che le possiedono hanno una responsabilità enorme davanti a Dio e all'umanità intera (1071). Il principio della non-proliferazione delle armi nucleari, insieme alle misure per il disarmo nucleare, come anche il divieto di test nucleari, sono obiettivi tra loro strettamente legati, che devono essere raggiunti nel più breve tempo tramite controlli efficaci a livello internazionale (1072). Il divieto di sviluppo, di produzione, di accumulo e di impiego delle armi chimiche e biologiche, nonché i provvedimenti che ne impongono la distruzione, completano il quadro normativo internazionale per mettere al bando tali armi nefaste, (1073), il cui uso è esplicitamente riprovato dal Magistero: «Ogni azione bellica che indiscriminatamente mira alla distruzione di intere città o di vaste regioni con i loro abitanti è un crimine contro Dio e contro l'uomo, che deve essere condannato con fermezza e senza esitazione» (1074).  
Note: (1071) Cfr. Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 80: AAS 58 (1966) 1104; Catechismo della Chiesa Cattolica, 2314; Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1986, 2: AAS 78 (1986) 280. (1072) Cfr. Giovanni Paolo II, Discorso al Corpo Diplomatico (13 gennaio 1996), 7: AAS 88 (1996) 767-768. (1073)  la Santa Sede ha voluto diventare parte degli strumenti giuridici relativi alle armi nucleari, biologiche e chimiche per sostenere le iniziative della Comunità internazionale in tal senso. (1074) Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 80: AAS 58 (1966) 1104.
 (Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa)

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