Gaudium et spes n. 81 e commento CDS



81. La corsa agli armamenti

[n. 81d] Ammoniti dalle calamità che il genere umano ha rese possibili, cerchiamo di approfittare della tregua di cui ora godiamo e che è stata a noi concessa dall'alto, per prendere maggiormente coscienza della nostra responsabilità e trovare delle vie per comporre in maniera più degna dell'uomo le nostre controversie. La Provvidenza divina esige da noi con insistenza che liberiamo noi stessi dall'antica schiavitù della guerra. Se poi rifiuteremo di compiere tale sforzo non sappiamo dove ci condurrà la strada perversa per la quale ci siamo incamminati.
(CDS 493) L'azione per la pace non è mai disgiunta dall'annuncio del Vangelo, che è appunto «la buona novella della pace» (At 10,36; cfr. Ef 6,15), indirizzata a tutti gli uomini. Al centro del «vangelo della pace» (Ef 6,15) resta il mistero della Croce, perché la pace è insita nel sacrificio di Cristo (cfr. Is 53,5: «Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti»): Gesù crocifisso ha annullato la divisione, instaurando la pace e la riconciliazione proprio «per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia» (Ef 2,16) e donando agli uomini la salvezza della Risurrezione.
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa)

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