Gaudium et spes n. 84 e commento CCC e CDS
84ca1. Risolvere le più gravi questioni del nostro tempo
[n. 84ca1] Rapimenti, presa di ostaggi, terrorismo,
tortura
(CCC 2297) I rapimenti e la presa di ostaggi
fanno regnare il terrore e, con la minaccia, esercitano intollerabili pressioni
sulle vittime. Essi sono moralmente illeciti. Il terrorismo minaccia,
ferisce e uccide senza discriminazione; esso è gravemente contrario alla
giustizia e alla carità. La tortura, che si serve della violenza
fisica o morale per strappare confessioni, per punire i colpevoli, per
spaventare gli oppositori, per soddisfare l'odio, è contraria al rispetto della
persona e della dignità umana. Al di fuori di prescrizioni mediche di carattere
strettamente terapeutico, le amputazioni,
mutilazioni o sterilizzazioni direttamente volontarie praticate a persone
innocenti sono contrarie alla legge morale [Pio XI, Lett. enc. Casti connubii: DS 3722-3723].
(CDS 514) Il terrorismo va condannato nel modo più assoluto. Esso manifesta un
disprezzo totale della vita umana e nessuna motivazione può giustificarlo, in
quanto l'uomo è sempre fine e mai mezzo. Gli atti di terrorismo colpiscono
profondamente la dignità umana e costituiscono un'offesa all'intera umanità: «Esiste perciò un diritto a difendersi dal
terrorismo» (1081). Tale diritto non può tuttavia essere esercitato nel
vuoto di regole morali e giuridiche, poiché la lotta contro i terroristi va
condotta nel rispetto dei diritti dell'uomo e dei principi di uno Stato di
diritto (1082). L'identificazione dei colpevoli va debitamente provata, perché
la responsabilità penale è sempre personale e quindi non può essere estesa alle
religioni, alle Nazioni, alle etnie, alle quali i terroristi appartengono. La
collaborazione internazionale contro l'attività terroristica «non può esaurirsi soltanto in operazioni
repressive e punitive. È essenziale che il pur necessario ricorso alla
forza sia accompagnato da una coraggiosa e lucida analisi delle motivazioni soggiacenti agli attacchi
terroristici» (1083). È necessario anche un particolare impegno sul piano «politico e pedagogico» (1084) per
risolvere, con coraggio e determinazione, i problemi che, in alcune drammatiche
situazioni, possono alimentare il terrorismo: «Il reclutamento dei terroristi,
infatti, è più facile nei contesti sociali in cui si semina l'odio, i diritti
vengono conculcati e le situazioni di ingiustizia troppo a lungo tollerate» (1085).
Note: (1081) Giovanni Paolo II, Messaggio per la
Giornata Mondiale della Pace 2002, 5: AAS 94 (2002) 134. (1082) Cfr. Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2004, 8: AAS 96
(2004) 119. (1083) (Giovanni Paolo
II, Messaggio per la Giornata Mondiale
della Pace 2004, 8: AAS 96 (2004) 119. (1084) (Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2004, 8: AAS 96
(2004) 119. (1085) Giovanni Paolo
II, Messaggio per la Giornata Mondiale
della Pace 2002, 5: AAS 94 (2002) 134.
(Commento CCC dal Catechismo della Chiesa Cattolica e CDS dal
Compendio della dottrina sociale della
Chiesa)