Gaudium et spes n. 90 e commento CDS
90. La partecipazione dei cristiani alle istituzioni internazionali
[n. 90c] Il Concilio, poi, dinanzi alle immense sventure
che ancora affliggono la maggior parte del genere umano, ritiene assai
opportuna la creazione d'un organismo della Chiesa universale, al fine di
fomentare dovunque la giustizia e l'amore di Cristo verso i poveri. Tale
organismo avrà per scopo di stimolare la comunità cattolica a promuovere lo
sviluppo delle regioni bisognose e la giustizia sociale tra le nazioni.
(CDS 443) Il Magistero
valuta positivamente il ruolo dei raggruppamenti che si sono formati nella
società civile per svolgere un'importante funzione di sensibilizzazione
dell'opinione pubblica ai diversi aspetti della vita internazionale, con una
speciale attenzione per il rispetto dei diritti dell'uomo, come rivela «il
numero di associazioni private, alcune di portata mondiale, di recente
istituzione, e quasi tutte impegnate a seguire con grande cura e lodevole
obiettività gli avvenimenti internazionali in un campo così delicato» (921). I
Governi dovrebbero sentirsi incoraggiati da un simile impegno, che mira a
tradurre in pratica gli ideali che ispirano la comunità internazionale, «in
particolare mediante i concreti gesti di solidarietà e di pace delle tante
persone che operano anche nelle Organizzazioni
non Governative e nei Movimenti
per i diritti dell'uomo» (922).
Note: (921) (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo
rei socialis, 26: AAS 80 (1988) 544-547. (922) (Giovanni
Paolo II, Messaggio per la Giornata
Mondiale della Pace 2004, 7: AAS 96 (2004) 118.
(Commento CDS dal Compendio della dottrina sociale della
Chiesa)