Gaudium et spes n. 92 e commento CCC e CDS
92. Il dialogo fra tutti gli uomini
[n. 92a] La Chiesa, in forza della missione che ha di
illuminare tutto il mondo con il messaggio evangelico e di radunare in un solo
Spirito tutti gli uomini di qualunque nazione, razza e civiltà, diventa segno
di quella fraternità che permette e rafforza un sincero dialogo.
(CCC 1879) La persona umana ha
bisogno della vita sociale. Questa non è per l'uomo qualcosa di aggiunto, ma
un'esigenza della sua natura. Attraverso il rapporto con gli altri, la
reciprocità dei servizi e il dialogo con i fratelli, l'uomo sviluppa le proprie
virtualità, e così risponde alla propria vocazione [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 25].
(CDS 39) La salvezza che Dio offre ai Suoi figli richiede la loro libera
risposta e adesione. In ciò consiste la fede, attraverso la quale «l'uomo
liberamente si abbandona tutto a Dio» (Concilio
Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum,
5: AAS 58 (1966) 819), rispondendo all'Amore preveniente e
sovrabbondante di Dio (cfr. 1 Gv 4,10) con l'amore concreto ai fratelli e con
ferma speranza, «perché è fedele colui che ha promesso» (Eb 10,23). Il piano
divino di salvezza, infatti, non colloca la creatura umana in uno stato di mera
passività o di minorità nei confronti del suo Creatore, perché il rapporto con
Dio, che Gesù Cristo ci manifesta e nel quale ci introduce gratuitamente per
opera dello Spirito Santo, è un rapporto di figliolanza: lo stesso che Gesù
vive nei confronti del Padre (cfr. Gv 15-17; Gal 4,6-7).
(Commento CCC dal Catechismo della Chiesa Cattolica e CDS dal
Compendio della dottrina sociale della
Chiesa)