LUMEN GENTIUM 2 e commento CCC
Disegno salvifico universale del Padre
2b Tutti infatti
quelli che ha scelto, il Padre fino dall'eternità « li ha distinti e li ha
predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia
il primogenito tra molti fratelli » (Rm 8,29).
(CCC 759) “L'eterno Padre,
con liberissimo e arcano disegno di sapienza e di bontà, ha creato l'universo,
ha decretato di elevare gli uomini alla partecipazione della sua vita divina”,
alla quale chiama tutti gli uomini nel suo Figlio: “I credenti in Cristo li ha
voluti convocare nella santa Chiesa”. Questa “famiglia di Dio” si costituisce e
si realizza gradualmente lungo le tappe della storia umana, secondo le
disposizioni del Padre: la Chiesa, infatti, “prefigurata sino dal principio del
mondo, mirabilmente preparata nella storia del popolo d'Israele e nell'Antica
Alleanza, e istituita "negli ultimi tempi", è stata manifestata
dall'effusione dello Spirito e avrà glorioso compimento alla fine dei secoli”
[Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,
2]. (CCC 769) “La Chiesa […] non avrà il suo
compimento se non nella gloria del cielo”, [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 48] al momento del
ritorno glorioso di Cristo. Fino a quel giorno, “la Chiesa prosegue il suo
pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio”
[Sant'Agostino, De civitate Dei, 18,
51; Lumen gentium, 8]. Quaggiù si
sente in esilio, lontana dal Signore [2Cor 5,6; Lumen gentium, 6]; “anela al regno perfetto e con tutte le sue
forze spera e brama di unirsi al suo Re nella gloria” [Lumen gentium, 5]. Il compimento della Chiesa - e per suo mezzo del
mondo - nella gloria non avverrà se non attraverso molte prove. Allora
soltanto, “tutti i giusti, a partire da Adamo, "dal giusto Abele fino
all'ultimo eletto", saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa
universale” [Lumen gentium, 2].