LUMEN GENTIUM 5 e commento CCC



Il regno di Dio

5a Il mistero della santa Chiesa si manifesta nella sua stessa fondazione. Il Signore Gesù, infatti, diede inizio ad essa predicando la buona novella, cioè l'avvento del regno di Dio da secoli promesso nella Scrittura: « Poiché il tempo è compiuto, e vicino è il regno di Dio » (Mc 1,15; cfr. Mt 4,17). 
(CCC 543) Tutti gli uomini sono chiamati ad entrare nel Regno. Annunziato dapprima ai figli di Israele [Mt 10,5-7], questo regno messianico è destinato ad accogliere gli uomini di tutte le nazioni [Mt 8,11; 28,19]. Per accedervi, è necessario accogliere la parola di Gesù: “La parola del Signore è paragonata appunto al seme che viene seminato in un campo: quelli che l'ascoltano con fede e appartengono al piccolo gregge di Cristo hanno accolto il regno stesso di Dio; poi il seme per virtù propria germoglia e cresce fino al tempo del raccolto [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 5]. (CCC 567) Il regno dei cieli è stato inaugurato in terra da Cristo. “Si manifesta chiaramente agli uomini nelle parole, nelle opere, nella persona di Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 5]. La Chiesa è il germe e l'inizio di questo regno. Le sue chiavi sono affidate a Pietro. 

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