LUMEN GENTIUM 6 e commento CCC
Le immagini della Chiesa
6d Più spesso
ancora la Chiesa è detta edificio di Dio (cfr. 1 Cor 3,9). Il Signore stesso si
paragonò alla pietra che i costruttori hanno rigettata, ma che è divenuta la
pietra angolare (Mt 21,42 par.). Sopra quel fondamento la Chiesa è costruita
dagli apostoli (cfr. 1 Cor 3,11) e da esso riceve stabilità e coesione. Questo
edificio viene chiamato in varie maniere: casa di Dio (cfr. 1 Tm 3,15), nella
quale cioè abita la sua famiglia, la dimora di Dio nello Spirito (cfr. Ef
2,19-22), la dimora di Dio con gli uomini (cfr. Ap 21,3), e soprattutto tempio
santo, il quale, rappresentato dai santuari di pietra, è l'oggetto della lode
dei santi Padri ed è paragonato a giusto titolo dalla liturgia alla città
santa, la nuova Gerusalemme [5].
Note:
[5] Cf. ORIGENE, In Mt.
16,21: PG 13, 1443C. TERTULLIANO, Adv. Marc. 3, 7: PL 2, 357C; CSEL 47,
3, p. 386. Quanto ai documenti liturgici, cf. Sacramentarium Gregorianum:
PL 78, 160B; oppure C. MOHLBERG, Liber Sacramentorum Romanae Ecclesiae,
Romae 1960, p. 111, XC: “O Dio, che edifichi la tua eterna dimora in tutta
l’assemblea dei santi...”. Inno Urbs Ierusalem beata nel Breviario
monastico e Coelestis urbs Ierusalem nel Breviario romano. [Nella
Dedicazione della Chiesa. La Liturgia delle Ore ha ripreso il testo monastico,
che è quello originale].
(CCC 756)
“Più spesso ancora la Chiesa è detta l'edificio
di Dio [1Cor 3,9]. Il Signore stesso si è paragonato alla pietra che i
costruttori hanno rigettata, ma che è divenuta la pietra angolare [Mt 21,42
par.; At 4,11; 1Pt 2,7; Sal 118,22]. Sopra quel fondamento la Chiesa è stata
costruita dagli Apostoli [1Cor 3,11] e da esso riceve stabilità e coesione.
Questa costruzione viene chiamata in varie maniere: casa di Dio [1Tm 3,15],
nella quale abita la sua famiglia, la
dimora di Dio nello Spirito [Ef 2,19-22], "la dimora di Dio con gli
uomini" (Ap 21,3), e soprattutto tempio
santo, rappresentato da santuari di pietra, che è lodato dai santi Padri e che
la Liturgia giustamente paragona alla Città santa, la nuova Gerusalemme. In
essa, infatti, quali pietre viventi, veniamo a formare su questa terra un
tempio spirituale [1Pt 2,5]. E questa Città santa Giovanni la contempla mentre nel
finale rinnovamento del mondo essa scende dal cielo, da presso Dio, ‘preparata
come una sposa che si è ornata per il suo sposo’ (Ap 21,1-2)” [Conc. Ecum. Vat.
II, Lumen gentium, 6]. (CCC 757) La Chiesa che è chiamata "Gerusalemme
che è in alto" e "madre nostra" (Gal 4,26) [Ap 12,17], viene
pure descritta come l'immacolata Sposa
dell'Agnello immacolato, [Ap 19,7; 21,2.9; 22,17], Sposa che Cristo "ha
amato […] e per la quale ha dato se stesso, al fine di renderla santa" (Ef
5,25-26), che si è associata con patto indissolubile e che incessantemente
"nutre e […] cura" (Ef 5,29)” [Conc. Vat. II, Lumen gentium, 6].