LUMEN GENTIUM 7 e commento CCC
La Chiesa, corpo mistico di Cristo
7d Capo di questo
corpo è Cristo. Egli è l'immagine dell'invisibile Dio, e in lui tutto è stato
creato. Egli è anteriore a tutti, e tutte le cose sussistono in lui. È il capo
del corpo, che è la Chiesa. È il principio, il primo nato di tra i morti,
affinché abbia il primato in tutto (cfr. Col 1,15-18). Con la grandezza della
sua potenza domina sulle cose celesti e terrestri, e con la sua perfezione e
azione sovrana riempie delle ricchezze della sua gloria tutto il suo corpo
(cfr. Ef 1,18-23) [7].
Note
[7] Cf. PIO XII, Enc.
Mystici Corporis, 29 giugno 1943: AAS
35 (1943), p. 208.
(CCC 791) L'unità del corpo
non elimina la diversità delle membra: “Nell'edificazione del Corpo di Cristo
vige la diversità delle membra e delle funzioni. Uno è lo Spirito, il quale per
l'utilità della Chiesa distribuisce i suoi vari doni con magnificenza
proporzionata alla sua ricchezza e alle necessità dei servizi” [Conc. Ecum.
Vat. II, Lumen gentium, 7]. L'unità
del Corpo mistico genera e stimola tra i fedeli la carità: “E quindi se un
membro soffre, soffrono con esso tutte le altre membra; se un membro è onorato,
ne gioiscono con esso tutte le altre membra” [Lumen gentium, 7]. Infine, l'unità del Corpo mistico vince tutte le
divisioni umane: “Quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti
di Cristo. Non c'è più né giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non
c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal
3,27-28).