LUMEN GENTIUM 7 e commento CCC
La Chiesa, corpo mistico di Cristo
7f Perché poi ci
rinnovassimo continuamente in lui (cfr. Ef 4,23), ci ha resi partecipi del suo
Spirito, il quale, unico e identico nel capo e nelle membra, dà a tutto il
corpo vita, unità e moto, così che i santi Padri poterono paragonare la sua
funzione con quella che il principio vitale, cioè l'anima, esercita nel corpo
umano [8].
Note
[8] Cf. LEONE XIII,
Enc. Divinum illud, 9 maggio 1897: ASS 29 (1896-97), p. 650. PIO XII, Enc.
Mystici Corporis, l.c. [nota prec.],
pp. 219-220: Dz 2288 (3808) [Collantes 7.363]. S. AGOSTINO, Serm. 268,
2: PL 38, 1232, et alibi. S. GIOV. CRISOSTOMO, In Eph., Hom. 9, 3: PG
62, 72. DIDIMO D’ALESS., Trin. 2, 1: PG 39, 449s. S. TOMMASO, In Col.
1,18, lect. 5: ed. Marietti, II, n. 46: “Come un unico corpo viene costituito
dall’unione con l’anima, così la Chiesa dall’unione con lo Spirito...”.
(CCC 793) Egli ci unisce alla sua pasqua. Tutte le
membra devono sforzarsi di conformarsi a lui finché in esse “non sia formato
Cristo” (Gal 4,19). “Per questo siamo assunti ai misteri della sua vita. […]
Come il corpo al Capo veniamo associati alle sue sofferenze e soffriamo con lui
per essere con lui glorificati” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 7].