LUMEN GENTIUM 8 e commento CCC
La Chiesa, realtà visibile e spirituale
8b Questa è
l'unica Chiesa di Cristo, che nel Simbolo professiamo una, santa, cattolica e
apostolica [12] e che il Salvatore nostro, dopo la sua resurrezione, diede da
pascere a Pietro (cfr. Gv 21,17), affidandone a lui e agli altri apostoli la
diffusione e la guida (cfr. Mt 28,18ss), e costituì per sempre colonna e
sostegno della verità (cfr. 1 Tm 3,15). Questa Chiesa, in questo mondo
costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa cattolica,
governata dal successore di Pietro e dai vescovi in comunione con lui [13],
ancorché al di fuori del suo organismo si trovino parecchi elementi di
santificazione e di verità, che, appartenendo propriamente per dono di Dio alla
Chiesa di Cristo, spingono verso l'unità cattolica.
Note
[12] Cf. Symbolum
Ap.: Dz 6-9 (10-13) [Collantes 0.501-02]; Symb. Nic.-Const.: Dz 86
(150) [Collantes 0.509]; cf. Prof. fidei Trid.: Dz 994 e 999 (1862 e
1868) [Collantes 0.518 e 0.525]. [13] E detta “Santa (cattolica apostolica)
Romana Chiesa” nella Prof. fidei Trid., l.c. [nota prec.] e nel CONC.
VAT. I, Cost. Dogm. sulla fede cattolica Dei Filius: Dz 1782 (3001)
[Collantes 3.018].
(CCC 786) Il Popolo di Dio
partecipa infine alla funzione regale
di Cristo. Cristo esercita la sua regalità attirando a sé tutti gli uomini
mediante la sua morte e la sua risurrezione [Gv 12,32]. Cristo, Re e Signore
dell'universo, si è fatto il servo di tutti, non essendo “venuto per essere
servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti” (Mt 20,28).
Per il cristiano “regnare” è “servire” Cristo [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 36], soprattutto “nei
poveri e nei sofferenti”, nei quali la Chiesa riconosce “l'immagine del suo
Fondatore, povero e sofferente” [Lumen
gentium, 8]. Il Popolo di Dio realizza la sua “dignità regale” vivendo
conformemente a questa vocazione di servire con Cristo. “Tutti quelli che sono
rinati in Cristo conseguono dignità regale per il segno della croce. Con
l'unzione dello Spirito Santo sono consacrati sacerdoti. Non c'è quindi solo
quel servizio specifico proprio del nostro ministero, perché tutti i cristiani,
rivestiti di un carisma spirituale e usando della loro ragione, si riconoscono
membra di questa stirpe regale e partecipi della funzione sacerdotale. Non è
forse funzione regale il fatto che un'anima governi il suo corpo in
sottomissione a Dio? Non è forse funzione sacerdotale consacrare al Signore una
coscienza pura e offrirgli sull'altare del proprio cuore i sacrifici immacolati
del nostro culto?” [San Leone Magno, Sermones,
4, 1: PL 54, 149]. (CCC 811) “Questa è l'unica Chiesa
di Cristo, che nel Simbolo professiamo una, santa, cattolica e apostolica” [
Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,
8]. Questi quattro attributi, legati inseparabilmente tra di loro [Cf.
Sant’Offizio, Lettera ai vescovi d'Inghilterra
(14 settembre 1864): DS, 2888], indicano tratti essenziali della Chiesa e della
sua missione. La Chiesa non se li conferisce da se stessa; è Cristo che, per
mezzo dello Spirito Santo, concede alla sua Chiesa di essere una, santa,
cattolica e apostolica, ed è ancora lui che la chiama a realizzare ciascuna di
queste caratteristiche.