LUMEN GENTIUM 11 e commento CCC
Il sacerdozio comune esercitato nei sacramenti
11g Muniti di
salutari mezzi di una tale abbondanza e d'una tale grandezza, tutti i fedeli
d'ogni stato e condizione sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a
una santità, la cui perfezione è quella stessa del Padre celeste.
(CCC 2225) Dalla grazia del
sacramento del Matrimonio i genitori hanno ricevuto la responsabilità e il
privilegio di evangelizzare i loro figli.
Li inizieranno, fin dai primi anni di vita, ai misteri della fede dei quali
essi, per i figli, sono “i primi annunziatori” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11]. Li faranno
partecipare alla vita della Chiesa fin dalla più tenera età. I modi di vivere
in famiglia possono sviluppare le disposizioni affettive che, per l'intera
esistenza, costituiscono autentiche condizioni preliminari e sostegni di una
fede viva. (CCC 2226) L'educazione alla fede da parte dei genitori deve incominciare fin
dalla più tenera età dei figli. Essa si realizza già allorché i membri della
famiglia si aiutano a crescere nella fede attraverso la testimonianza di una
vita cristiana vissuta in conformità al Vangelo. La catechesi familiare
precede, accompagna e arricchisce le altre forme d'insegnamento della fede. I
genitori hanno la missione di insegnare ai figli a pregare e a scoprire la loro
vocazione di figli di Dio [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11]. La parrocchia è la comunità eucaristica e il
cuore della vita liturgica delle famiglie cristiane; è un luogo privilegiato
della catechesi dei figli e dei genitori.