LUMEN GENTIUM 11 e commento CCC
Il sacerdozio comune esercitato nei sacramenti
11e Inoltre,
quelli tra i fedeli che vengono insigniti dell'ordine sacro sono posti in nome
di Cristo a pascere la Chiesa colla parola e la grazia di Dio.
(CCC 1641) I coniugi cristiani “hanno, nel loro stato
di vita e nel loro ordine, il proprio dono in mezzo al popolo di Dio” [Conc.
Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11].
Questa grazia propria del sacramento del Matrimonio è destinata a perfezionare
l'amore dei coniugi, a rafforzare la loro unità indissolubile. In virtù di
questa grazia essi “si aiutano a vicenda per raggiungere la santità nella vita
coniugale, nell'accettazione e nell'educazione della prole” [Lumen gentium, 11]. (CCC 1656) Ai nostri
giorni, in un mondo spesso estraneo e persino ostile alla fede, le famiglie
credenti sono di fondamentale importanza, come focolari di fede viva e
irradiante. E' per questo motivo che il Concilio Vaticano II, usando un'antica
espressione, chiama la famiglia “Ecclesia
domestica” Chiesa domestica
[Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,
11; Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris
consortio, 21]. E' in seno alla famiglia che “i genitori devono essere per
i loro figli, con la parola e con l'esempio, i primi annunciatori della fede, e
secondare la vocazione propria di ognuno, e quella sacra in modo speciale”
[Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,
11].