LUMEN GENTIUM 12 e commento CCC
Il senso della fede e i carismi nel popolo di Dio
12b La totalità
dei fedeli, avendo l'unzione che viene dal Santo, (cfr. 1 Gv 2,20 e 27), non
può sbagliarsi nel credere, e manifesta questa sua proprietà mediante il senso
soprannaturale della fede di tutto il popolo, quando « dai vescovi fino agli
ultimi fedeli laici » [22] mostra l'universale suo consenso in cose di fede e
di morale.
Note
[22] S. AGOSTINO, De
Praed. Sanct. 14,27: PL 44, 980.
(CCC 785) “Il popolo santo
di Dio partecipa pure alla funzione profetica
di Cristo”. Ciò soprattutto per il senso soprannaturale della fede che è di
tutto il popolo, laici e gerarchia, quando “aderisce indefettibilmente alla
fede una volta per tutte trasmessa ai santi” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 12] e ne approfondisce la
comprensione e diventa testimone di Cristo in mezzo a questo mondo. (CCC 798) Lo Spirito Santo è “il principio di ogni
azione vitale e veramente salvifica in ciascuna delle diverse membra del Corpo”
[Pio XII, Lett. enc. Mystici Corporis:
DS 3808]. Egli opera in molti modi l'edificazione dell'intero Corpo nella
carità [Ef 4,16]: mediante la Parola di Dio “che ha il potere di edificare” (At
20,32); mediante il Battesimo con il quale forma il Corpo di Cristo [1Cor
12,13]; mediante i sacramenti che fanno crescere e guariscono le membra di
Cristo; mediante la grazia degli Apostoli che, fra i vari doni, viene al primo
posto [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 7]; mediante le virtù che fanno agire secondo il bene, e infine
mediante le molteplici grazie speciali (chiamate “carismi”), con le quali rende
i fedeli “adatti e pronti ad assumersi varie opere o uffici, utili al
rinnovamento della Chiesa e allo sviluppo della sua costruzione” [Lumen gentium, 12; Apostolicam actuositatem, 3].