LUMEN GENTIUM 13 e commento CCC
L'unico popolo di Dio è universale
13d In virtù di
questa cattolicità, le singole parti portano i propri doni alle altre parti e a
tutta la Chiesa, in modo che il tutto e le singole parti si accrescono per uno
scambio mutuo universale e per uno sforzo comune verso la pienezza nell'unità.
Ne consegue che il popolo di Dio non solo si raccoglie da diversi popoli, ma
nel suo stesso interno si compone di funzioni diverse. Poiché fra i suoi membri
c'è diversità sia per ufficio, essendo alcuni impegnati nel sacro ministero per
il bene dei loro fratelli, sia per la condizione e modo di vita, dato che molti
nello stato religioso, tendendo alla santità per una via più stretta, sono un
esempio stimolante per i loro fratelli.
(CCC 831) Essa è cattolica perché
è inviata in missione da Cristo alla totalità del genere umano [Mt 28,19]:
“Tutti gli uomini sono chiamati a formare il nuovo popolo di Dio. Perciò questo
popolo, restando uno e unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i
secoli, affinché si adempia l'intenzione della volontà di Dio, il quale in
principio ha creato la natura umana una, e vuole radunare insieme infine i suoi
figli, che si erano dispersi. […] Questo
carattere di universalità che adorna il popolo di Dio, è un dono dello stesso
Signore, e con esso la Chiesa cattolica efficacemente e senza soste tende a
ricapitolare tutta l'umanità, con tutti i suoi beni, in Cristo capo nell'unità
del suo Spirito” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 13].