LUMEN GENTIUM 13 e commento CCC
L'unico popolo di Dio è universale
13e Così pure
esistono legittimamente in seno alla comunione della Chiesa, le Chiese
particolari, con proprie tradizioni, rimanendo però integro il primato della cattedra
di Pietro, la quale presiede alla comunione universale di carità [25], tutela
le varietà legittime e insieme veglia affinché ciò che è particolare, non solo
non pregiudichi l'unità, ma piuttosto la serva. E infine ne derivano, tra le
diverse parti della Chiesa, vincoli di intima comunione circa i tesori
spirituali, gli operai apostolici e le risorse materiali. I membri del popolo
di Dio sono chiamati infatti a condividere i beni e anche alle singole Chiese
si applicano le parole dell'Apostolo: « Da bravi amministratori della
multiforme grazia di Dio, ognuno di voi metta a servizio degli altri il dono
che ha ricevuto» (1 Pt 4,10).
Note
[25] Cf. S. IGNAZIO
M., Ad Rom., Praef.: ed. FUNK I, 252.
(CCC 836) “Tutti gli uomini sono chiamati a questa cattolica
unità del Popolo di Dio […], alla quale in vario modo appartengono o sono
ordinati sia i fedeli cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia, infine,
tutti gli uomini, che dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza” [Conc.
Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 13].