LUMEN GENTIUM 16 e commento CCC
I non cristiani e la Chiesa
16b Dio non e
neppure lontano dagli altri che cercano il Dio ignoto nelle ombre e sotto le
immagini, poiché egli dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa (cfr At
1,7,25-26), e come Salvatore vuole che tutti gli uomini si salvino (cfr. 1 Tm
2,4). Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua
Chiesa ma che tuttavia cercano sinceramente Dio e coll'aiuto della grazia si
sforzano di compiere con le opere la volontà di lui, conosciuta attraverso il
dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna [33]. Né la
divina Provvidenza nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che non sono
ancora arrivati alla chiara cognizione e riconoscimento di Dio, ma si sforzano,
non senza la grazia divina, di condurre una vita retta.
Note [33] Cf. Lett. della
S. S. C. del S. Uffizio all’Arciv. di Boston: Dz 3869-72 [Collantes 7.043-45].
(CCC 843) La Chiesa riconosce nelle altre
religioni la ricerca, ancora “nelle ombre e nelle immagini”, di un Dio ignoto
ma vicino, poiché è lui che dà a tutti vita e respiro ad ogni cosa, e vuole che
tutti gli uomini siano salvi. Pertanto la Chiesa considera tutto ciò che di
buono e di vero si trova nelle religioni come una preparazione al Vangelo, “e
come dato da colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita”
[Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,
16; Id., Nostra aetate, 2; Paolo VI,
Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 53]. (CCC
844) Ma nel loro comportamento religioso, gli uomini mostrano anche limiti ed
errori che sfigurano in loro l'immagine di Dio: “Molto spesso gli uomini,
ingannati dal maligno, hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e hanno scambiato
la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il
Creatore, oppure vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla
disperazione finale” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 16]. (CCC 847) Questa affermazione non si riferisce a coloro che,
senza loro colpa, ignorano Cristo e la Chiesa: “Infatti, quelli che senza colpa
ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente
Dio, e sotto l'influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la
volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono
conseguire la salvezza eterna” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 16].