LUMEN GENTIUM 20 e commento CCC



I vescovi, successori degli apostoli

20c Fra i vari ministeri che fin dai primi tempi si esercitano nella Chiesa, secondo la testimonianza della tradizione, tiene il primo posto l'ufficio di quelli che costituiti nell'episcopato, per successione che decorre ininterrotta fin dalle origini [43] sono i sacramenti attraverso i quali si trasmette il seme apostolico [44]. Così, come attesta S. Ireneo, per mezzo di coloro che gli apostoli costituirono vescovi e dei loro successori fino a noi, la tradizione apostolica in tutto il mondo è manifestata [45] e custodita [46].

Note
 [43] Cf. TERTULLIANO, Praescr. Haer. 32: PL 2, 52s; S. IGNAZIO M., passim. [44] Cf. TERTULLIANO, Praescr. Haer. 32: PL 2, 53. [45] Cf. S. IRENEO, Adv. Haer. III, 3, 1: PG 7, 848A; HARVEY 2, 8; SAGNARD, p. 100s: “manifestata”. [46] Cf. S. IRENEO, Adv. Haer. III, 2, 2: PG 7, 847; HARVEY 2, 7; SAGNARD, p. 100: “è custodita”; cf. ib. IV, 26, 2: col. 1053; HARVEY 2, 236, e IV, 33, 8: col. 1077: HARVEY 2, 262.

(CCC 1555) “Fra i vari ministeri che fin dai primi tempi si esercitano nella Chiesa, secondo la testimonianza della tradizione, tiene il primo posto l'ufficio di quelli che, costituiti nell'Episcopato, per successione che risale all'origine, possiedono i tralci del seme apostolico” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 20].

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