LUMEN GENTIUM 21 e commento CCC



Sacramentalità dell'episcopato

21a Nella persona quindi dei vescovi, assistiti dai sacerdoti, è presente in mezzo ai credenti il Signore Gesù Cristo, pontefice sommo. Pur sedendo infatti alla destra di Dio Padre, egli non cessa di essere presente alla comunità dei suoi pontefici [53] in primo luogo, per mezzo dell'eccelso loro ministero, predica la parola di Dio a tutte le genti e continuamente amministra ai credenti i sacramenti della fede; per mezzo del loro ufficio paterno (cfr. 1 Cor 4,15) integra nuove membra al suo corpo con la rigenerazione soprannaturale; e infine, con la loro sapienza e prudenza, dirige e ordina il popolo del Nuovo Testamento nella sua peregrinazione verso l'eterna beatitudine.

Note
[53] Cf. S. LEONE M., Serm. 5, 3: PL 54, 154.

(CCC 1549) Attraverso il ministero ordinato, specialmente dei Vescovi e dei sacerdoti, la presenza di Cristo quale Capo della Chiesa è resa visibile in mezzo alla comunità dei credenti [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 21]. Secondo la bella espressione di sant'Ignazio di Antiochia, il Vescovo è “typos tou Patros”, come l'immagine vivente di Dio Padre [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Trallianos, 3, 1; Epistula ad Magnesios, 6, 1]. 

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