LUMEN GENTIUM 28 e commento CCC
I sacerdoti e i loro rapporti con Cristo, con i vescovi, con i confratelli e con il popolo cristiano
28d Esercitano inoltre il ministero della
riconciliazione e del conforto a favore dei fedeli penitenti o ammalati e
portano a Dio Padre le necessità e le preghiere dei fedeli (cfr. Eb 5,1-4).
Esercitando, secondo la loro parte di autorità, l'ufficio di Cristo, pastore e
capo [105], raccolgono la famiglia di Dio, quale insieme di fratelli animati da
un solo spirito, per mezzo di Cristo nello Spirito [106] li portano al Padre e
in mezzo al loro gregge lo adorano in spirito e verità (cfr. Gv 4,24). Si
affaticano inoltre nella predicazione e nell'insegnamento (cfr. 1 Tm 5,17),
credendo ciò che hanno letto e meditato nella legge del Signore, insegnando ciò
che credono, vivendo ciò che insegnano [107].
Note:
[105] Cf. PIO XII,
Encicl. Mediator Dei, l.c. alla nota
67. [106] Cf. S. CIPRIANO, Epist. 11, 3: PL 4, 242B; HARTEL II, 2, p.
497. [107] Cf. Pontificale Romanum, L’ordinazione dei Presbiteri,
all’imposizione dei paramenti.
(CCC 1563) “La funzione dei presbiteri, in quanto
strettamente unita all'Ordine episcopale, partecipa dell'autorità con la quale
Cristo stesso fa crescere, santifica e governa il proprio corpo. Per questo
motivo, il sacerdozio dei presbiteri, pur presupponendo i sacramenti
dell'iniziazione cristiana, viene conferito da quel particolare sacramento per
il quale i presbiteri, in virtù dell'unzione dello Spirito Santo, sono segnati
da uno speciale carattere che li configura a Cristo Sacerdote, in modo da poter
agire in nome e nella persona di Cristo Capo” [Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 2]. (CCC 1564) “I
presbiteri, pur non possedendo il vertice del sacerdozio e dipendendo dai
vescovi nell'esercizio della loro potestà, sono tuttavia a loro uniti
nell'onore sacerdotale e in virtù del sacramento dell'Ordine, a immagine di
Cristo, sommo ed eterno sacerdote [Eb 5,1-10; 7,24; 9,11-28], sono consacrati
per predicare il Vangelo, pascere i fedeli e celebrare il culto divino, quali veri sacerdoti del Nuovo
Testamento” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 28].