LUMEN GENTIUM 28 e commento CCC
I sacerdoti e i loro rapporti con Cristo, con i vescovi, con i confratelli e con il popolo cristiano
28e I sacerdoti,
saggi collaboratori dell'ordine Episcopale [108] e suo aiuto e strumento,
chiamati a servire il popolo di Dio, costituiscono col loro vescovo un solo
presbiterio [109] sebbene destinato a uffici diversi. Nelle singole comunità
locali di fedeli rendono in certo modo presente il vescovo, cui sono uniti con
cuore confidente e generoso, ne assumono secondo il loro grado, gli uffici e la
sollecitudine e li esercitano con dedizione quotidiana. Essi, sotto l'autorità
del vescovo, santificano e governano la porzione di gregge del Signore loro
affidata, nella loro sede rendono visibile la Chiesa universale e portano un
grande contributo all'edificazione di tutto il corpo mistico di Cristo (cfr. Ef
4,12).
Note:
[108] Cf. Pontificale
Romanum, L’ordinazione dei Presbiteri, prefazione. [109] Cf. S. IGNAZIO M.,
Philad. 4: ed. FUNK I, p. 266. S. CORNELIO I, in S. CIPRIANO, Epist.
48, 2; HARTEL III, 2, p. 610.
(CCC 1565) In virtù del sacramento dell'Ordine i sacerdoti
partecipano alla dimensione universale della missione affidata da Cristo agli
Apostoli. Il dono spirituale che hanno ricevuto nell'ordinazione non li prepara
ad una missione limitata e ristretta, bensì a una vastissima e universale
missione di salvezza, “fino agli ultimi confini della terra” (At 1,8) [Conc.
Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis,
10], “pronti nel loro animo a predicare dovunque il Vangelo” [Id., Optatam totius, 20].