LUMEN GENTIUM 29 e commento CCC




I diaconi

29b Essendo dedicati agli uffici di carità e di assistenza, i diaconi si ricordino del monito di S. Policarpo: « Essere misericordiosi, attivi, camminare secondo la verità del Signore, il quale si è fatto servo di tutti » [111].

Note:
 [111] S. POLICARPO, Ad Phil. 5, 2: ed. FUNK I, p. 300: Cristo detto "fatto diacono di tutti". Cf. Didach 15, 1: ib., p. 32. S. IGNAZIO M., Trall. 2,3: ib., p. 242; Constitutiones Apostolorum, 8, 28, 4: ed. FUNK, Didascalia, I, p. 530.

(CCC 1570) I diaconi partecipano in una maniera particolare alla missione e alla grazia di Cristo [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 41; Id., Ad gentes, 16]. Il sacramento dell'Ordine imprime in loro un sigillo (“carattere”) che nulla può cancellare e che li configura a Cristo, il quale si è fatto “diacono”, cioè servo di tutti [Mc 10,45; Lc 22,27; San Policarpo di Smirne, Epistula ad Philippenses, 5, 2]. Compete ai diaconi, tra l'altro, assistere il Vescovo e i presbiteri nella celebrazione dei divini misteri, soprattutto dell'Eucaristia, distribuirla, assistere e benedire il Matrimonio, proclamare il Vangelo e predicare, presiedere ai funerali e dedicarsi ai vari servizi della carità [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 29; Id., Sacrosanctum concilium, 35, 4; Id., Ad gentes, 16].

Post più popolari