LUMEN GENTIUM 33 e commento CCC
L'apostolato dei laici
33c Oltre a questo
apostolato, che spetta a tutti i fedeli senza eccezione, i laici possono anche
essere chiamati in diversi modi a collaborare più immediatamente con
l'apostolato della Gerarchia [114] a somiglianza di quegli uomini e donne che
aiutavano l'apostolo Paolo nell'evangelizzazione, faticando molto per il
Signore (cfr. Fil 4,3; Rm 16,3 ss). Hanno inoltre la capacità per essere
assunti dalla gerarchia ad esercitare, per un fine spirituale, alcuni uffici
ecclesiastici.
Note:
[114] Cf. PIO XII, DISC. Six ans se sont
écoulés, 5 ott. 1957: AAS 49 (1957), p. 927.
(CCC 906)
Tra i fedeli laici coloro che ne sono capaci e che vi si preparano possono
anche prestare la loro collaborazione alla formazione catechistica [Cf. CIC canoni
774; 776; 780], all'insegnamento delle scienze sacre [can. 229], ai mezzi di
comunicazione sociale [can. 822, § 3]. (CCC 2495) “E'
necessario che tutti i membri della società assolvano, anche in questo settore,
i propri doveri di giustizia e di carità. Perciò si adoperino, anche mediante
l'uso di questi strumenti, a formare e a diffondere opinioni pubbliche rette”
[Conc. Ecum. Vat. II, Inter mirifica,
11]. La solidarietà appare come una conseguenza di una comunicazione vera e
giusta, e della libera circolazione delle idee, che favoriscono la conoscenza
ed il rispetto degli altri.