LUMEN GENTIUM 34 e commento CCC



Partecipazione dei laici al sacerdozio comune


34b Tutte infatti le loro attività, preghiere e iniziative apostoliche, la vita coniugale e familiare, il lavoro giornaliero, il sollievo spirituale e corporale, se sono compiute nello Spirito, e anche le molestie della vita, se sono sopportate con pazienza, diventano offerte spirituali gradite a Dio attraverso Gesù Cristo (cfr. 1 Pt 2,5); nella celebrazione dell'eucaristia sono in tutta pietà presentate al Padre insieme all'oblazione del Corpo del Signore. Così anche i laici, in quanto adoratori dovunque santamente operanti, consacrano a Dio il mondo stesso. 


(CCC 902) In modo particolare i genitori partecipano all'ufficio di santificazione “conducendo la vita coniugale secondo lo spirito cristiano e attendendo all'educazione cristiana dei figli” [CIC canone 835, § 4]. (CCC 903) I laici, se hanno le doti richieste, possono essere assunti stabilmente ai ministeri di lettori e di accoliti [CIC canone 230, § 1]. “Ove lo suggerisca la necessità della Chiesa, in mancanza di ministri, anche i laici, pur senza essere lettori o accoliti, possono supplire alcuni dei loro uffici, cioè esercitare il ministero della parola, presiedere alle preghiere liturgiche, amministrare il Battesimo e distribuire la sacra Comunione, secondo le disposizioni del diritto” [CIC canone 230, § 3].  

Post più popolari