DEI VERBUM 1 e Commento CCC
Proemio
(DV 1b) Perciò seguendo le orme dei Concili Tridentino e
Vaticano I, intende proporre la genuina dottrina sulla divina Rivelazione e la
sua trasmissione, affinché per l'annunzio della salvezza il mondo intero
ascoltando creda, credendo speri, sperando ami (1) .
Note: (1) Cf. S.
AGOSTINO, De catechizandis rudibus, 4,8: PL 40, 316.
(CCC
38) Per questo l'uomo ha bisogno di essere illuminato
dalla rivelazione di Dio, non solamente su ciò che supera la sua comprensione,
ma anche sulle “verità religiose e morali che, di per sé, non sono
inaccessibili alla ragione, affinché nella presente condizione del genere umano
possano essere conosciute da tutti senza difficoltà, con ferma certezza e senza
mescolanza d'errore” [Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, c. 2: DS, 3005; Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum, 6]. (CCC 52) Dio
che “abita una luce inaccessibile” (1Tm 6,16) vuole comunicare la propria vita
divina agli uomini da lui liberamente creati, per farne figli adottivi nel suo
unico Figlio [Ef 1,4-5]. Rivelando se stesso, Dio vuole rendere gli uomini
capaci di rispondergli, di conoscerlo e di amarlo ben più di quanto sarebbero
capaci da se stessi.